Guerra in Ucraina e i giubbotti antiproiettile Aprile 2024

Con l’inizio della guerra in Ucraina i giubbotti antiproiettile diventano un oggetto essenziale per i cittadini ucraini. Tali giubbotti sono capaci di difendere le persone da forti esplosioni e mantengono la loro struttura anche in condizioni meteorologiche precarie. Giubbotti antiproiettile in Dyneema vengono utilizzati dalle forze armate e dalla polizia non solo perché sono capaci di resistere a colpi fortissimi ed esplosioni, ma anche perché sono estremamente leggeri e flessibili, quindi sono perfetti per difendere i civili dalle esplosioni.

Diverse sono le fibre usate per i giubbotti antiproiettile, eccone alcune:

Il Dyneema : una fibra sintetica ad alta resistenza che è in grado di proteggere un individuo o un veicolo da minacce come un ordigno esplosivo improvvisato (IED). Se prendi un blocco di Dyneema e un blocco di acciaio, in base al peso, il blocco di Dyneema sarebbe 15 volte più forte del blocco di acciaio. La fibra leggera è resistente e modellabile, ma può resistere a esplosioni significative e condizioni meteorologiche estreme. Ci sono altre fibre sintetiche simili nelle caratteristiche, come il Kevlar, ma solo Dyneema è un marchio di fabbrica come la fibra più forte al mondo.

Dyneema è la fibra sintetica di polietilene, con alta resistenza ad altissimo peso molecolare. Inodore, non tossico, altamente resistente alle sostanze chimiche corrosive, non assorbe praticamente umidità, resiste ai raggi ultravioletti del sole, ha un basso coefficiente di attrito e resiste molto bene all’abrasione.

La fibra Spectra: ha le stesse caratteristiche del Dyneema ma con prestazioni leggermente inferiori.

Il Twaron: è una fibra sintetica polimerica dotata di una incredibile resistenza meccanica, tanto che a parità di peso è 5 volte più resistente dell’acciaio. Ha un’elevata resistenza al calore e al taglio, bassissima infiammabilità. Molto utilizzato nella produzione di giubbotti anti-proiettile. Differisce da tutti gli altri tessuti aramidici a maglia grazie al particolare intreccio delle fibre ed un esclusivo trattamento di fissaggio. Il materiale ottenuto è superiore ad altre fibre aramidiche tipo “Kevlar” presenti sul mercato

Il Kevlar : un polimero, molto resistente, a parità di peso è fino a 5 volte più resistente dell’acciaio. E’ molto utilizzato nei giubbotti antiproiettili. La sua elevata resistenza è utilizzata per assorbire, tramite deformazione plastica, l’energia cinetica dei proiettili. Di questo materiale sono costruiti anche alcuni elmetti militari, ad esempio il Lightweight Helmet dei Marines.

Con le condizioni difficili in Ucraina ormai da quasi l’inizio dell’anno ci rendiamo conto dell’essenzialità di questi giubbotti per i civili e non solo. Sono comunque utili per danni collaterali come ad esempio per le esplosioni con proiezione di schegge di legno, vetro e altro materiale e sappiamo bene che possono salvare la vita a molte persone.

Tutti meritano soluzioni protettive di prim’ordine. Qualunque sia l’ambiente, qualunque sia la minaccia.
I giubbotti balistici, contribuiscono a fornire una protezione avanzata.

Per ulteriori informazioni visitare la pagina https://www.tecnospy.it/difesa-personale/giubbotto-antiproiettile/

Lascia un commento

quattro − 1 =